Intervista a Claudia Beretta - direttrice didattica Shiatsu Shintai School
Intervista a Claudia Beretta, direttrice didattica della SHIATSU SHINTAI SCHOOL di Padova, scuola di formazione triennale per Operatori Shiatsu Professionali.
La Shiatsu Shintai School ha una lunga storia nel campo della formazione degli Operatori Shiatsu e fa parte del network di scuole europee ed americane fondato da Saul Goodman negli anni '80, con l'obiettivo di offrire uno dei programmi più completi ed evoluti nel settore del benessere psicofisico.
Ciao Claudia, sappiamo che il tuo percorso nell'ambito dello Shiatsu è lungo e articolato. Quando hai cominciato e come ti sei avvicinata a questa disciplina?
A dir la verità il mio incontro con lo Shiatsu è stato casuale!
Dopo due operazioni al ginocchio destro un amico mi suggerì di provare un trattamento Shiatsu per vedere se poteva essermi di aiuto. Lo provai e mi sentii meglio.
Era agosto e a settembre pensai di iscrivermi a un corso serale di Shiatsu a Padova, nella città dove vivo, scegliendo una frequenza settimanale.
Non sono stata un'allieva modello, molte volte saltavo le lezioni e il mio impegno non è sempre stato costante, ma c’era qualcosa che mi affascinava, soprattutto nella filosofia orientale.
Quell’estate -era il 1987- la vacanza che avevo programmato sfumò, e consultandomi con il mio insegnante di Shiatsu, telefonai al Kushi Institute di Kiental in Svizzera per chiedere quali corsi avessero in programma.
(Il Kushi Institute seguiva e proponeva le idee e le teorie di Michio Kushi, maestro giapponese che sviluppò e fece conoscere la Macrobiotica in America e in Europa).
Sperai tantissimo di poter frequentare un corso relativo alla filosofia macrobiotica, ma purtroppo era appena finito!
Mi proposero quindi un corso intensivo di Shiatsu di tre settimane all'interno del quale, per 9 ore al giorno, avrei studiato e praticato Shiatsu, filosofia orientale e cucina macrobiotica.
Frequentai i tre livelli intensivi di Shiatsu e nel 1989 mi diplomai; al tempo l’insegnante e direttore della scuola era Saul Goodman.
Negli anni successivi diventai assistente di S. Goodman finché decisi di andare negli Stati Uniti, dove lui aveva fondato la sua scuola, per approfondire lo studio dello Shiatsu con lui.
Mi diplomai come insegnante e nel 1993 cominciai a insegnare a Kiental, presso il Kushi Institute, dove ho lavorato per 25 anni.
Contemporaneamente insegnavo anche a Padova presso la scuola dove seguii il mio primo corso di Shiatsu, ma poi nel 1998 aprii la mia scuola, la Shiatsu Shintai School.
Da allora insegno in Italia e all’estero, e mi piace vedere come le persone cambiano, si evolvono, entrano maggiormente in connessione con loro stesse attraverso lo Shiatsu, con questa bellissima arte!
Che cosa ti hanno trasmesso insegnanti e colleghi come Michio Kushi, uno dei padri della Macrobiotica, e Saul Goodman che ha dato inizio alla Shiatsu Shintai School in Italia e in Europa?
Quello che ho imparato da Saul Goodman è osservare il corpo come un'unica entità, non pensare a curare il sintomo ma accompagnare la persona a recuperare la propria “forza vitale”, la volontà di fare, l’entusiasmo verso la vita.
Saul ha sempre parlato di “risveglio” delle persone, di attivare una coscienza di gruppo, elevando le nostre vibrazioni in modo da sentirsi parte di un cambiamento.
Era in grado di relazionare la sensibilità e la saggezza orientale con la mentalità occidentale.
Mi ha fatto capire che lo Shiatsu non è soltanto un massaggio per rilassare il corpo, sciogliere blocchi e tensioni, ma è un processo unificante che coinvolge tutta la nostra vita. E’ un modo di vivere.
E qui entra in gioco la Macrobiotica con i suoi principi, con la visione più ampia e completa dell’unità corpo-spirito: il corpo è vissuto nella sua completezza.
Cosa diresti a chi, in questo periodo storico, vuole avvicinarsi allo Shiatsu e farne una professione? E' necessario avere delle predisposizioni?
Lo Shiatsu ha un risvolto solo professionale o è utile anche a livello personale?
Potremmo dire che lo Shiatsu è un mezzo per una profonda trasformazione personale e sociale. Ti porta piano piano a capire che i problemi fisici, emozionali, spirituali non sono nemici da combattere, ma sono strumenti che ci aiutano a comprendere dove la nostra energia è bloccata, dove abbiamo “resistito” alla corrente del cambiamento.
Questo è quello che ho imparato anche da Michio Kushi e dagli insegnanti di Macrobiotica e filosofia orientale: considerarsi un insieme con la natura, la terra, l’universo.
Non è necessario avere delle qualità particolari, delle abilità o predisposizioni per avvicinarsi allo Shiatsu, perché tutto si impara.
L’unico requisito è essere disposti a fare un viaggio dentro di sé, a scoprire le nostre due parti, quella chiara e quella più in ombra, risvegliando la nostra creatività e riprendendo contatto con essa.
Quali sono secondo te i punti di forza di questa scuola? La macrobiotica sembra quindi essere uno dei temi affrontati maggiormente e che contraddistingue questa scuola rispetto ad altre. Ma perchè la Macrobiotica?
La nostra scuola, la Shiastu Shintai School, offre una visione globale del prendersi cura della persona: parliamo del nostro corpo, seguiamo lo stile Masunaga, integriamo il lavoro fisico con le correzioni strutturali, con esercizi fisici e con consigli alimentari basati sulla Macrobiotica che insegna che cosa è l’energia del cibo e quali sono gli effetti a lungo termine che questo ha sul nostro organismo, quindi sulla nostra intera esistenza.
Quali corsi possiamo consigliare a chi vuole avvicinarsi per la prima volta allo Shiatsu e ai vostri corsi di formazione?
Abbiamo diverse sedi in Italia: Padova, Feltre, Treviso, Merano, Bologna, Fabriano e Orvieto. E' possibile contattare gli insegnanti e capire insieme a loro la soluzione più adatta: organizziamo corsi brevi, amatoriali e naturalmente la formazione Shiatsu professionale triennale.
Oltre a questi percorsi annualmente vengono svolti corsi di approfondimento, la formazione Shintai, corsi di alimentazione naturale e macrobiotica, Massaggio Shiatsu al neonato.